Sanità - liberi professionisti: Obbligatorietà ECM
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BOLLETTINO UFFICIALE della REGIONE CAMPANIA n. 48 del 3 agosto 2009
- prestazioni di medicina fisica e riabilitativa totalmente escluse dai LEA e non più a carico del S.S.R.
Leggi la delibera >>>>>>>
LAVORO: II nuovo sistema Ecm, in attesa dell'ok definitivo
Lo scorso 21 luglio ........
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SALUTE: Accordo per cure odontoiatriche a onorari concordati ANDI e OCI
l'Associazione Odontoiatri Cattolici Italiani (OCI) hanno
sottoscritto un Accordo di collaborazione al fine di
garantire, a onorari concordati, le cure odontoiatriche a cittadini a basso reddito e alle donne in gravidanza .........continua a leggere >>>>>>>>>>>>
UGL Sanità: un segnale forte di disponibilità da parte della Provincia di Napoli
L’immediatezza dell’intervento mostrata dal Presidente riguardante i 400 dipendenti che non percepiscono lo stipendio da oltre 3 mesi ed ora addirittura a rischio disoccupazione, infatti, fa ben sperare, così come auspicata e più volte sollecitata dall’UGL, nella costituzione del tavolo di concertazione con le Istituzioni, sino ad ora totalmente assenti, per regolamentare la situazione comparto sanità. Tale situazione potrebbe non essere l’unica e presto degenerare in tante altre”Villa Russo”con conseguenze disastrose sotto più aspetti (sociale e sanitario).
La regolamentazione di tale comparto servirebbe a garantire dignità lavorativa a tutti i dipendenti
della sanità privata ma anche, e soprattutto, a migliorare gli standard qualitativi dei servizi sanitari
offerti ai cittadini.
Obbiettivi questi purtroppo ancora distanti a causa del totale abbandono in cui versa tutto il settore suddetto in Campania. Da ciò l’esigenza di ringraziare il Presidente Provinciale, On. Luigi Cesaro, per la sua attenzione, che speriamo possa portare a voltare pagina e indirizzi alle sorti della Sanità
Campana tutelando così lavoratori e famiglie.
Disponibili ad un costruttivo confronto su questi temi.
Dott. Salvatore Calvano
Segretario Regionale Sanità Campania
Sig.Franco Patrociello
Sindacato Ugl sanita’ Campania: il problema sanita’ privata
Oggetto:problema sanita’ privata Campania
L’UGL sanita’ Campania, esprime solidarieta’ ai lavoratori
della clinica Villa Russo di Napoli che stanno protestando
per un diritto giusto e sacrosanto lo ""stipendio"a tal
proposito sia su questa questione che su quella della
situazione ormai esplosiva della sanita’ privata Campana ha
inoltrato alla Direzione Nazionale la richiesta urgente di
un tavolo con i massimi vertici del Governo per la
risoluzione definitiva della spinosa questione.Nel ribadire
la necessita’ di un sincero confronto con le altre
organizzazioni sindacali si riserva di indire per i prossimi
giorni lo stato di agitazione.
Il segretario regionale Campania
dott.Franco Patriciello
Il responsabile provinciale area riabilitazione
dott.Luigi Trimarco
LAVORO e SALUTE : 21 luglio 2009 Stress correlato al lavoro: salute e reazioni emozionali in caso di evento esterno
Spesso la natura fa parlare di sé con eventi calamitosi a volte catastrofici per l’uomo come, per esempio, i sismi, devastanti non solo per i beni immobili ma anche a livello psicosociale per la vita quotidiana, con la quale si intersecano le attività lavorative di chi, nonostante
l’accaduto, ha la necessità di svolgere i propri adempimenti in ambito lavorativo e non. Sembra necessario, quindi, porre l’accento su una situazione che potrebbe degenerare ….. continua a leggere >>>>>
27 giugno 2009 Sanità Campania, stop a due miliardi.Santangelo: rischio caos e tensioni sociali
I tagli ammontano complessivamente a sette miliardi e di questo si è discusso nel convegno organizzato dalla «Gesco» che ha visto riuniti commissari e tecnici di Asl e Arsan insieme con gli assessori regionali alla Sanità, Mario Santangelo e alle Politiche Sociali, Alfonsina De Felice. «È un momento di grande difficoltà - afferma Santangelo - Roma ci contesta inadempienze e blocca 2 miliardi che per noi sono vitali».
Il piano di rientro, per la sanità campana, rappresenta un problema serio. Oggi Mario Santangelo, l’assessore alla Sanità, sarà a Roma: scatta domani, infatti, un nuovo decreto governativo con il quale saranno introdotti nuovi vincoli di spesa per le cinque Regioni (Lazio, Campania, Abruzzo, Molise e Sicilia) interessate al piano di rientro dal deficit.
Un taglio di sette miliardi per la sanità che ha già determinato la ribellione dei presidenti delle Regioni interessate. «Pensare che sia possibile risanare un sistema esclusivamente con dei tagli - commenta Santangelo - è sbagliato. Il motto deve essere modificare per cambiare: è necessario prevedere, assieme all’asportazione dei rami secchi, il rilancio di attività produttive. Altrimenti il sistema non partirà mai».
Colpa di vecchi errori organizzativi che hanno portato a valutare come entità distinte il cittadino e il malato. «Questo avviene in una rete sanitaria ancora sbilanciata a favore della rete ospedaliera con il territorio che ha partecipato molto poco - nota Santangelo - e con un’organizzazione in cui il mondo sanitario e quello del sociale non si parlano. Quello “socio-sanitario”, invece, dovrebbe essere un sistema unico».
L’assessore alla Sanità ammette di vivere con la costante preoccupazione del commissariamento più volte minacciato dal governo: «La fatica è improba. Non so nemmeno se sarò qui tra una settimana o se andremo via. Non so se il governo commissarierà la sanità campana, ma viviamo un momento di grossa difficoltà. Roma ci contesta delle inadempienze rispetto al piano di rientro - spiega l’assessore - e per questo blocca 2 miliardi di euro che per noi sono vitali per mandare avanti le Asl in difficoltà: i decreti ingiuntivi bloccano i loro fondi ordinari. In questo clima esistono seri problemi sociali, non vorrei che arrivasse il demiurgo che risolve la crisi. Com’è avvenuto qualche mese fa per altri problemi».
Fonte: http://www.campaniasanita.it
26 giugno 2009 Audizione alla Camera dei Deputati L'ugl ribadisce: no all'equipollenza
in un'epoca in cui in sanità si parla di appro¬priatezza, efficacia ed efficienza delle presta¬zioni; di audit e rischio clinico; di accreditamen¬to strutturale e professionale e soprattutto in un momento in cui lo stesso Ministero della Salute ha provveduto ad istituire, solo alcune settima¬ne fa, un tavolo nazionale specifico che tracci le linee di definizione per valutare l' appropriatezza delle prestazioni riabilitative chiedendo sempre più, come è giusto che si faccia, una validazione scientifica a questa im¬portante branca della medicina è semplicemen¬te assurdo che si continui a paventare la possi¬bilità di assimilare i curricula formativi dei laure¬ati in scienze motorie e dei laureati in fisiotera¬pia considerando i diversi iter preposti alla for¬mazione della professione.
E 'fondamentale che si tenga presente il diver¬so percorso culturale delle due professionalità, le innumerevoli ore di tirocinio svolte nei reparti ospedalieri da parte dei laureati in fisioterapia a stretto contatto con colleghi esperti e secondo precisi iter formativi clinici conseguenti ad un apprendimento teorico necessari per " sapere" e "saper fare" .
Tutto questo affinché le "core competence" del fisioterapista siano ad esclusivo vantaggio di tutta quella particolare e delicata utenza che si rivolge ai servizi riabilitativi.
Inoltre, non meno importante da tener presente è tutta la notevole ed importantissima produzio¬ne normativa che negli ultimi anni ha avuto la professione del fisioterapista a garanzia dell' utenza (decreto 741/94; 42/99; 43/2006 e 25¬1/2000) sulla quale la Ugl Sanità invita tutti ad un 'attenta riflessione e, anzi, a velocizzare se possibile anche l'iter di approvazione della legge sull'Ordine Professionale. Chiediamo al Parlamento che non ci si soffermi pericolosamente solo al termine "esercizio fisi¬co" perché la fisioterapia, la riabilitazione non sono questo o almeno solo questo.
E 'necessario conoscere le metodiche riabilita¬tive, le patologie d'interesse, le tecnologie e quant'altro si apprende in tre anni di corso di laurea per erogare prestazioni di riabilitazione ed offrire ai cittadini un sevizio sicuro e profes¬sionale che metta al riparo il SSN anche da co¬sti eccessivi di inefficacia ed inappropriatezza. Per quanto concerne i laureati in scienze moto¬rie, la Ugl Sanità propone al pari di tutti gli altri laureati, dopo regolare test di ammissione, un percorso di riconoscimento crediti esattamente come deve essere permesso ai laureati in fisio¬terapia che volessero intraprendere il percorso di studi di scienze motorie, mentre ritiene fon¬damentale per aumentare le possibilità occupa¬zionali, ampliare gli spazi per i laureati in scien¬ze motorie nella scuola, atteso che l' insegnamento dell' educazione fisica può rap¬presentare la risposta più opportuna ad una e¬sigenza reale. Auspichiamo un impegno Istitu¬zionale che preveda un' attenta verifica dell' attuale situazione delle palestre private in Italia la cui legislazione in materia, e il controllo, sem¬brano carenti. Sarebbe opportuna la presenza di questi professionisti piuttosto che di improvvi¬satori e manovali dell'attività fisica e sportiva.
Fonte: www.uglsanita.it
Venerdì, 26 Giugno 2009 Procida. Salvatore Calvano nel consiglio provinciale sanità UGL.
Per quanto riguarda il settore sanità eletto Segretario provinciale Franco Patrociello, mentre nel consiglio provinciale, insieme al procidano Salvatore Calvano, sono stati eletti Carfora Luigi, Chianese Umberto, Di Sarno Giuseppe, Goglia Giovanni, Imperato Ciro, Testa Antonio, Varriale Antonio, Mauro Emma. Delegati al Congresso della Federazione Regionale saranno Calvano Salvatore, Goglia Giovanni, Chianese Giovanni, Capone Ciro, Varriale Antonio. A tutti buon lavoro.
Fonte: http://procida.blogolandia.it
25/06/2009 Possibilità d'ingresso nelle branche specialistiche di medicina
SALVATORE CALVANO
Responsabile Regionale
UGL SANITA’ CAMPANIA
Area Riabilitazione e Prevenzione
Napoli 25/06/2009
Egregio Dottore,
le scrivo in quanto dallo scorso anno mi sono laureata a pieni voti in Ortottica ed Assistenza Oftalmologica, quest’anno affronto i test per il biennio della specialistica, ma da tempo sto considerando che l’opportunità offerta da questi corsi di laurea sono purtroppo limitati, in quanto non danno la possibilità di poter approfondire e migliorare le nostre conoscenze professionali in un percorso universitario che vada oltre i cinque anni previsti.
Da tempo confrontandomi con i colleghi del mio corso abbiamo considerato che affrontando cinque anni di università, non vi dovrebbe essere alcuno sbarramento ad ulteriori nostri percorsi formativi universitari. Si è pensato che con cinque anni di università, modificando anche i piani di studio, in particolare per il biennio della specialistica, si dovrebbe avere la possibilità di accedere alle specialità di medicina delle nostre branche della riabilitazione, per cui chi si laurea in Ortottica può accedere nella sola specializzazione di Oculistica; chi si laurea in Fisioterapia può entrare nella sola specializzazione in Fisiatria; ecc., questo perché ci permetterebbe di poter chiudere un intero ciclo di studio dandoci la soddisfazione di non essere dei laureati di serie “B”.
Sono conscia che i piani di studio andranno modificati per meglio acquisire quelle conoscenze specifiche della branca scelta, per poi affrontare con una preparazione adeguata il corso di specializzazione corrispondente. A noi sembra poco convincente il biennio della specialistica in cui noi tutti confluiamo, se vogliamo concludere un ciclo universitario, poiché non ci permette di esprimere al massimo le nostre capacità professionali e di studio.
Sono certa che si avranno forti obiezioni a questa nostra proposta, la più forte, quella che noi ci potremmo avvantaggiare rispetto a chi ha frequentato i corsi di medicina, ma noi la confutiamo dicendo che, mentre chi si laurea in medicina e chirurgia può accedere a qualsiasi specializzazione, per noi sarebbe possibile solo l’ingresso alla branca specialistica corrispondente. Inoltre tengo a ribadire che anche per noi il corso universitario è di cinque anni.
Le chiedo per tanto di poter condividere questa nostra richiesta ed appoggiarla nelle sedi ministeriali, affinché si abbia la possibilità di un futuro più qualificato e soddisfacente sotto il profilo professionale.
Distinti saluti
Alessia Luisa Napolano
20 giugno 2009, UGL sanità Campania, CALVANO: “Intervenga il Governo, contro l’arroganza persistente dei gestori “profit”, nel riconoscere il dovuto a tanti operatori sanitari, che nella Sanità Privata, non vedono rinnovato il contratto di lavoro, addirittura, dal lontano 2005”
On. Silvio Berlusconi
Al Ministro delle pari Opportunità
On. Mara Carfagna
Al Ministro delle Politiche Sociali
Sen. Maurizio Sacconi
Egr. Presidente Berlusconi, Onorevoli e Senatori,
Vi porgo la presente per sottoporre alla Vs attenzione lo stato di forte disagio in cui verte un comparto della sanità privata italiana (AIOP) che raccoglie circa 150.000 addetti.
Sono ormai 42 mesi che i su citati operatori sanitari si trovano a lavorare con un contratto scaduto, si scontrano con la resistenza dei gestori “profit” all’adeguamento ed al rinnovo del CCNL, tutto ciò malgrado gli innumerevoli tentativi di ottenere un iniziale tavolo di trattativa, avanzati dalle OO.SS. nazionali in toto.
L’insostenibile situazione determinatasi a seguito del mancato rinnovo del contratto, delle diversità di trattamento nei confronti del comparto pubblico, necessita di maggiore attenzione, di impegno e di fattività onde poter addivenire ad una più rapida risoluzione del problema rinnovo del CCNL, ed un concreto appianamento delle disparità tra lavoratori uomini e donne che a pari mansioni ricevono trattamenti contrattuali neanche lontanamente equiparabili.
E’ per dare voce all’esasperazione, alla frustrazione dei numerosi lavoratori della sanità privata, che rivolgo questa breve nota ai massimi vertici del Governo Italiano, affinché, Egregio Presidente, così come per l’emergenza rifiuti a Napoli o per le problematiche legate alla sicurezza nelle zone del casertano, Lei possa richiamare con concretezza e fattività le istituzioni deputate a predisporre tutto quanto necessario per la ricomposizione dell’annosa vertenza.
Confidando nella proverbiale sensibilità Sua e dei Suoi Ministri nei confronti dei lavoratori, colgo l’occasione per porgere distinti saluti.
Napoli 16/06/2009
Dott.Salvatore Calvano
Responsabile Regionale
UGL SANITA’ CAMPANIA
Area Riabilitazione e Prevenzione
15 Giugno 2009 Congresso della UGL a Napoli.
fonte: (http://procida.blogolandia.it)
13 giugno 2009 sanità: IPOTESI di Accordo per il rinnovo del CCNL dell’AIAS, quadriennio economico 01/01/2006 al 31/12/2009
Il giorno 08 giugno 2009 in Roma Via Cipro n.4/h presso la Sede Nazionale dell’AIAS tra
AIAS Associazione Italiana Assistenza Spastici, rappresentata da Giulio Francesco Bagnale, Nunzio Bonaccorso, Giorgio Di Rosa, Bachisio Molotzu, Domenico D’Agata e Livio Valvano
e le Organizzazioni Sindacalii
- CGIL FP nelle persone di Rossana Dettori, Dario Canali, Marcella Coppa e Gabriele Favagrossa,
- CISL FP nelle persone di Daniela Volpato e Luigi Gentili,
- UIL FPL nelle persone di Bartolomeo Perna e Siriano Fornesi,
- UGL Sanità, nelle persone di Francesco Paolo Capone e Giacomo Francesco Forte,
è stata sottoscritta la presente ipotesi di accordo per il rinnovo del CCNL per il periodo dal 1/1/2006 al 31/12/2009 per le lavoratrici ed i lavoratori delle singole strutture aderenti all’AIAS.
Premesso che
· il CCNL è scaduto il 31/12/2005;
· tra l’AIAS e le Organizzazioni Sindacali è in corso da lungo tempo un confronto per procedere al rinnovo del CCNL;
è intenzione delle parti definire un accordo economico per il quadriennio 2006-2009 e rinviare le modifiche da apportare alla parte normativa attraverso gli incontri che verranno definiti;
tutto ciò premesso con il presente accordo viene riconosciuto a tutte le lavoratrici ed a tutti i lavoratori in servizio alla data del 1^ gennaio 2009, sui minimi conglobati in vigore quanto segue:
a) con decorrenza 01/01/2009 un incremento economico lordo mensile di €. 110,00.= per i lavoratori inquadrati nella posizione economica D4, riparametrata per le altre posizioni economiche (tabella A allegata);
b) con decorrenza 01/12/2009 un ulteriore incremento economico lordo mensile di €. 20,00 per i lavoratori inquadrati nella posizione economica D4, riparametrata per le altre posizioni economiche (tabella A allegata)
Previa contrattazione aziendale tra le parti firmatarie del CCNL, ove ne ricorrano le oggettive condizioni, è a disposizione un quota lorda mensile di €. 15,00.= per la posizione economica D4 riparametrata per le altre posizioni economiche, finalizzata a processi di miglioramento dei servizi e fattiva collaborazione (tabella A allegata). I tempi e le modalità di erogazione saranno definiti dagli accordi aziendali stessi. Tale quota costituirà base di calcolo per il prossimo rinnovo del CCNL, e sarà comunque erogata a decorrere dal 1^ luglio 2010.
Al personale in servizio alla data del 1 gennaio 2009 saranno riconosciuti, a titolo di arretrati in misura omnicomprensiva (di tutti gli istituti contrattuali e normativi), i seguenti importi lordi:
– anno 2006 (dal 1/1/2006 al 31/12/2006) €. 100,00.=
– anno 2007 (dal 1/1/2007 al 31/12/2007) €. 300,00.=
– anno 2008 (dal 1/1/2008 al 31/12/2008) €. 701,00.=
per un totale di €.1.101,00.
Tali importi, riferiti alla posizione economica D4 e riparametrati per le altre posizioni economiche come da tabella B allegata, sono stati quantificati tenendo conto dei riflessi degli istituti retributivi e quindi già ricompresi. Saranno erogati in misura proporzionata al periodo di servizio prestato e all’orario svolto per i lavoratori a tempo parziale e riassorbono, anche tramite conguaglio, quanto già eventualmente erogato dalle strutture a titolo di anticipo o vacanza contrattuale per il periodo di riferimento;
La corresponsione degli importi lordi di cui al precedente capoverso avverrà:
a) con la retribuzione del mese di settembre 2009 per gli arretrati maturati nel periodo 01/01/2009–30/06/2009 (€ 110,00 mensile posizione economica D/4);
b) per l’una tantum 2006/2008, in 3 quote di uguale importo (posizione economica D/4 € 367,00) nei mesi di ottobre, novembre e dicembre 2009.
È data facoltà alle singole strutture di procedere alla corresponsione di quanto dovuto anche in una o più quote in date anticipate a quanto sopra indicato.
Per consentire alle aziende, operanti nei diversi ambiti regionali, la concreta applicazione della presente intesa, relativamente agli incrementi retributivi previsti per le diverse decorrenze, si conviene che, in caso di stato di crisi o criticità anche derivanti dal mancato o ritardato adeguamento delle tariffe di remunerazione disposte dalle singole Regioni, su richiesta di singole sezioni o strutture aziendali, si procederà alla valutazione congiunta in ambito regionale da svolgersi entro 90 giorni dalla definizione del presente accordo.
In caso di mancato accordo in ambito territoriale la struttura aziendale interessata dovrà nei successivi 10 giorni trasmettere al tavolo nazionale il relativo verbale o comunque comunicare il mancato raggiungimento di un’intesa.
In caso di mancato accordo a livello territoriale, le parti sottoscrittrici della presente intesa dovranno immediatamente incontrarsi per procedere ad una valutazione della situazione venutasi a creare nella singola struttura o Regione; la valutazione in ambito nazionale dei singoli casi territoriali dovrà concludersi nei successivi 90 giorni, con la partecipazione dei rappresentanti aziendali/territoriali delle suddette.
In caso di attivazione della procedura di valutazione congiunta, l’applicazione del presente accordo è sospesa fino alla definizione delle modalità di applicazione dell’accordo stesso al caso in esame.
Le parti si impegnano a sollecitare gli organi istituzionali, regionali, locali e nazionali preposti, in materia di convenzioni e ad assumere ogni opportuna iniziativa nei confronti delle autorità politiche e della Pubblica Amministrazione, per garantire una omogenea ed adeguata definizione del sistema di remunerazione delle prestazioni.
Per la firma definitiva le parti si impegnano ad incontrarsi entro 30 giorni dopo aver consultato i propri rispettivi organismi.
A partire da settembre 2009 le parti si impegnano ad avviare la trattativa per il rinnovo della parte normativa del CCNL.
AIAS NAZIONALE ONLUS
FP CGIL
CISL FP
UIL FPL
UGL Sanità
04 maggio 2009 Sanità: Proposta per adeguamento e rinnovo CCNL A.I.O.P. - A.R.I.S.
Antonio Bassolino
On. Prof. Dott. Mario Santangelo
Assessore alla Sanità Regione Campania
On. Salvatore Ronghi
Vice Presidente Consiglio Regionale Campania
-Richiesta d’incontro e adeguamento CCNL
Sanità Privata -AIOP-ARIS-
Come vi è noto, ormai da ben oltre 41 mesi, è scaduto il contratto degli addetti alla categoria comparto sanità privata (Aiop). E’ anche ben nota la resistenza dei gestori “profit” all’adeguamento ed al rinnovo del suddetto CCNL nonostante le OO.SS. Nazionali in toto pedissequamente tentano di ottenere un iniziale tavolo di trattativa.
L’ insostenibile situazione determinarsi a seguito del mancato
rinnovo, in un momento particolare di crisi strutturale ed economica, ed alle diversità
nei confronti del comparto pubblico, impone a tutti i livelle Istituzionali, un maggiore impegno onde poter addivenire ad una più rapida definizione dell’adeguamento e del rinnovo del CCNL.
A tale scopo si propone alle SS.VV. ill./me un incontro a data da convenirsi, allo scopo di subordinare il “requisito indispensabile per l’accreditamento delle strutture private”
all’adeguamento, nonché alla sottoscrizione, dei rinnovi alle scadenze naturali dei CCNL.
Tale iniziativa, laddove assunta dalla Regione Campania, potrebbe
invogliare le altre istituzioni regionali, comunque in loro competenza, ad assumere
medesime iniziative volte unicamente a tutelare lavoratori che si vedono negato comunque vecchi adeguamenti salariali e mancati rinnovi CCNL (2006/09)
Certi della sensibilità con la quale affronterete l’argomento, si resta, da parte nostra, a disposizione per qualsivoglia delucidazione in materia, ed, in attesa di Vs/comunicazione in merito, si porgono distinti saluti.
Napoli 04 maggio 2009
Il segretario Regionale
Sig. Franco Patrociello
Il segretario Provinciale
Sig. Antonio Varriale
Resp.Regionale area Riabilitazione
dott. Salvatore Calvano
RINNOVO CONTRATTO A.I.O.P: risposta del Presidente Regionale Campania A.I.O.P.
In riferimento alla Vostra nota del 14 aprile 2009 di pari oggetto. Con la presente la scrivente Associazione, pur in considerazione del fatto che il mancato rinnovo del Contratto Naziora1e dì lavoro riversa i principali effetti negativi sui lavoratori dipendenti, rappresenta quanto segue:
Il rinnovo del CCNL, così come tutta la materia normativa contrattuale. è argomento di esclusiva competenza della Sede Nazionale dell'Associazione ed in funzione di ciò, ogni discussione in merito va ricondotta nell'ambito delle specifiche competenze;
il mancato adeguamento tariffario, ancorché argomento di importanza vitale per le Istituzioni Associate. non è l'unico ostacolo al rinnovo del citato CCNL. Si è sempre evidenziato infatti che in presenza di tetti di fatturato rigidi ed inalterabili al variare delle tariffe) anche un congruo adeguamento dei profili tariffari verrebbero sistematicamente annullati con la impossibilità di vedere remunerate le prestazioni oltre il tetto economico imposto.
La deliberazione di Giunta, cui probabilmente fate riferimento nella Vostra nota, "non è riferita alla nostra Categoria ma a quella dei "Centri di Riabilitazione" e rappresenta la modificazione di un provvedimento emesso dalla Prefettura di Napoli nella qualità di "commissario ad aeta" per l'adeguamento delle tariffe di quel settore specifico.
Tale deliberazione quindi non modifica lo stato delle cose per la nostra Categoria che attende ormai dal 2004 il dovuto adeguamento tariffario avendo, fra.
l’altro, provveduto a siglare il precedente rinnovo contrattuale, in data 19/01/2005, proprio in Virtù di quanto pattuito con le Istituzioni locali in materia di aggiornamento
delle tariffe;
Sempre inerentemente il provvedimento di Giunta da Voi citato, si fa rilevare, al solo scopo chiarificatore, che lo stesso, dopo aver indicato i nuovi livelli tariffari per le prestazioni erogate dai “Centri di riabilitazione”, stabilisce che l’incremento delle tariffe non determina alcun incremento del tetto di spesa (fatturato) già fissato che resta pertanto invalicabile e quindi ogni importo esuberante il citato tetto sarà riassorbito attraverso l’applicazione di regressioni tariffarie. In sintesi: nulla è dovuto oltre ciò che era stato stabilito pur in presenza di un incremento del costo delle prestazioni.
Alla luce pertanto di quanto esposto si evidenzia una; condizione drammaticamente immutata da oltre un quadriennio per la nostra Categoria che, afflitta ulteriormente dal blocco quasi totale dei pagamenti da parte delle AASSL, ha già da tempo dichiarato, alle Istituzioni Locali e Nazionali, lo stato di crisi del Settore.
Distinti saluti
Il Presidente Regionale A.I.O.P
Dr Sergio Crispino
Rinnovo contratto AIOP e abbattimento disparità tra lavoratori settore pubblico e privato.
Il 21 aprile 2009 presso la sede della UGL Campania si è tenuto un’incontro tra i quadri dirigenti regionali e il Segretario Nazionale Sanità, Francesco Paolo Capone.
Nel suo intervento il Responsabile Regionale, Franco Patrociello, ha ribadito che i fondi destinati alla iniziativa programmata per la Festa del Lavoro a Casal di Principe, poi annullata dalla segreteria confederale, saranno devoluti alle popolazioni dell’Abbruzzo colpite dal terribile terremoto dei giorni scorsi. Per Franco Patrociello, il tema del lavoro resta centrale negli obiettivi della UGL, in modo particolare tra quei lavoratori che da anni lottano per migliorare le loro condizioni contrattuali.
A questo proposito il Responsabile Regionale dell’Area Riabilitazione e Prevenzione, dott. Salvatore Calvano, ha ribadito l’urgenza del rinnovo del contratto collettivo AIOP, fermo oramai al 2005, ma dove ancora c’è grande disparità di trattamento economico ma anche di semplici garanzie, tra il settore pubblico e privato. Per questo, ha sottolineato il dott. Calvano, l’impegno UGL è quello di riunire in un unico soggetto le tante, troppe sigle, che operano nel settore proprio per avere più sostanza contrattuale.
UGL Campania Sanità
A DIFESA DELLA PROFESSIONALITA' INFERMIERI, PRESTO L'ORDINE PROFESSIONALE
La UGL Sanità esprime la propria soddisfazione per questa obiettivo raggiunto a difesa della professionalità che vede soddisfare le aspettative di circa 350mila infermieri.
Segreteria Provinciale UGL Sanità Napoli
UGL CONGRESSO NAZIONALE FEDERAZIONE SANITA’ DOCUMENTO PROGRAMMATICO SANITA’ PRIVATA
- La sanità sta cambiando e le regioni hanno e avranno sempre più competenze in materia;
- Le strutture sanitarie private tra pochi anni saranno tutte “definitivamente accreditate”;
- Anche il CCNL della sanità privata vedrà l’istituzione del CCNL della Dirigenza non medica;
- Non decollano ancora i CCA nella sanità privata;
- Non esiste una vera tutela del posto di lavoro nella sanità privata né di ammortizzatori sociali.
Si conviene che:
- Bisogna monitorare tutta la normativa di settore emanata ex-novo a livello regionale o come
recepimento della normativa nazionale e contrastare, con ogni mezzo, ogni tentativo di regionalizzazione del CCNL e/o applicazione difforme;
- L’accreditamento definitivo delle strutture sanitarie private che, di fatto, le fa rientrare a pieno titolo nel SSN e quindi nel SSR, devono indurre Governo ed Associazioni datoriali a prevedere la copertura degli oneri contrattuali anche per questo settore e a rendere esigibile gli incrementi economici con le stesse decorrenze del comparto pubblico e con gli stessi importi. Questo anche per evitare concorrenza sleale tra le strutture pubbliche e private e soprattutto per non creare Operatori di serie A ed Operatori di serie B;
- E’ necessario tenersi pronti all’evenienza, ormai prossima, che anche nel privato venga istituito il CCNL della dirigenza non medica come per il pubblico. Questo non deve farci trovare impreparati e poiché stanno per partire le trattative per raggiungere questo risultato, ogni Segretario provinciale e/o aziendale deve individuare un Coordinatore di settore con il compito di proselitismo nelle strutture sanitarie private e di raccogliere consenso per portare l’UGL alla firma anche di questo CCNL. Ovviamente l’obiettivo è quello di dare, contestualmente, più forza alla nostra sigla in questo comparto;
- Risorse per sinergie tra Province e Distribuzione delle risorse
- Comunicazione ufficiale alla Triplice e alle OO. Datoriali per partecipare congiuntamente alla discussione della Piattaforma;
- Ancora non si riesce a portare le Amm.ni delle strutture sanitarie private a “trattare” i Contratti collettivi aziendali che sono strategici ai fini giuridici per la Federazione Nazionale e la conferma della forza sindacale sul territorio. La nostra attività deve essere orientata anche nei confronti delle Istituzioni regionali (per il rispetto delle rette, tariffe, ecc…) affinché prevedano anche in Conferenza Stato-Regioni la possibilità di stanziare risorse aggiuntive per la copertura degli oneri contrattuali aziendali.
Comunque vanno affrontate le seguenti problematiche: assenza di permessi straordinari (ad esempio, in occasione di visite mediche specialistiche), permessi per partecipazioni ad esami-concorsi (ad esempio, per l’ammissione a corsi universitari); permessi per partecipare a processi in qualità di testimone ecc…, permessi e responsabilità economica per il conseguimento degli ECM, chiarezza ed integrazione per le norme specifiche dei Centri di Riabilitazione, adeguamento del premio di incentivazione perché si avvicini sempre più ad un premio di produzione e raggiunga almeno l’importo di una 14° mensilità;
- Il punto riguardante la tutela occupazionale, infine, è il più importante di questo documento e deve essere l’obiettivo principale della nostra O.S.
Abbiamo il dovere di tutelare i lavoratori e difendere i loro posti di lavoro. Purtroppo lo Stato per questo comparto non prevede ammortizzatori sociali come mobilità, cassa integrazione, contratti di solidarietà ecc…Questo ci impone una conoscenza approfondita della materia, poiché in alcuni casi siamo riusciti a strappare un intervento ministeriale di tutela, ma soprattutto l’attivazione su tutto il territorio nazionale, ad ogni livello regionale e provinciale, di tavoli tecnici che veda attori: OO.SS. firmatarie di contratto, Associazioni datoriali ed Enti Istituzionali (regioni o Prefetti) per l’applicazione dell’accordo nazionale di solidarietà occupazionale (Vd. CCNL ARIS/AIOP) dove ogni struttura sanitaria privata si impegna ad intervenire per la ricollocazione del personale dichiarato in esubero da strutture in difficoltà economiche.
Tutto questo con l’obiettivo, naturalmente, di portare tutto il comparto della sanità privata ad avere lo stesso CCNL e, possibilmente, un unico CCNL del comparto sanità senza distinzione alcuna, visto quanto detto sopra, tra sanità pubblica e privata.
UNA SANITA’ FEDERALE? UNA SANITA’ SOLIDALE!
E’ prevista la possibilità di intervento sostitutivo, da parte dello Stato, nell’esercizio delle funzioni attribuite (previsioni dell’art. 41 di modifica dell’art. 120).
L’attività di tutela, degli associati ma anche e sopra tutto dei fruitori dei servizi sanitari, dovrà, necessariamente, essere oggetto di un incremento qualitativo, in particolare nelle regioni del nostro meridione, in considerazione delle gravi situazioni di sofferenza finanziaria già oggi esistenti.
In presenza di classi politiche regionali ignave, vedasi a titolo esemplificativo quella campana, un’organizzazione sindacale vede accresciuto il proprio peso ma, anche e sopra tutto, le proprie responsabilità.
Non è possibile non sottolineare che, prima facie, questo tipo di riforma sembra voler circoscrivere ad un ambito territoriale più gestibile, quello che si appalesa come il tracollo prossimo venturo di alcuni servizi sanitari regionali.
Non a caso alcuni governatori hanno, addirittura pochi minuti dopo l’approvazione del testo di legge di modifica costituzionale, adottato deliberazioni di giunta che prevedono l’avvio delle procedure per l’indizione di un referendum abrogativo.
La mancanza, nei plessi ospedalieri, di farmaci e di attrezzature, pur in presenza di situazioni di pregio professionale, non fanno neanche più notizia.
Risulta evidente, per quanto riguarda la specifica attività sindacale, che il ruolo e la funzione delle segreterie regionali dovrà essere ripensato, per consentire ai nostri dirigenti l’espletamento di una specifica funzione di monitoraggio delle realtà territoriali di pertinenza e di proposizione qualificata.
L’esigenza di verificare la conformità dei lavori finanziati –e purtroppo in molti casi anche realizzati- ex art. 20 con le specifiche previsioni normative vigenti, il rispetto delle disposizioni della L. 626/94 e s.m.i., la capacità di valutare congrui carichi di lavoro (e la loro ricaduta in termini di servizi quali/quantitativi garantiti o no all’utenza) acquistano, alla luce delle nuove attribuzioni regionali, un’importanza ancora maggiore.
La tutela della parte della retribuzione da contrattarsi in ambito regionale corre il rischio di diventare, in diverse regioni, un sorta di terno al lotto considerato lo stato delle finanze.
Ma, si sottolinea, la difesa della salute, inteso come bene primario da garantire in maniera omogenea su tutto il territorio nazionale, diventa, di fatto, l’obiettivo primario degli operatori della sanità pubblica che dovranno impegnarsi, in maniera coordinata a livello nazionale, affinché siano riconosciuti livelli minimi di assistenza razionalmente condivisi.
ammortizzatori sociali sanità privata Regione Campania
Alcuni giorni fa, dopo lunghe ore di trattativa, è stato raggiunto l'accordo tra le Regioni e le Provincie autonome sul riparto del Fondo Sanitario Nazionale (FSN) 2009. La Regione Campania, già sofferente per il forte disavanzo delle ASL e delle Aziende ospedaliere, è stata sicuramente penalizzata poiché nonostante il recupero di circa 3 milioni di euro passa da 9,496 a 9,499 miliardi di euro, ma vede un incremento solo del 2,9% a fronte di un incremento nazionale del 3,8% che in termini di risorse finanziarie equivale ad una sottostima di circa 100 milioni di euro.
Se a questo aggiungiamo il serrato controllo e monitoraggio della spesa che la regione sta effettuando, già da ottobre scorso, per far rispettare i vincoli di spesa previsti dal piano di rientro, dal disavanzo delle asl, emerge un quadro per la sanità, pubblica e privata in Campania, a dir poco Allarmante.
l'UGL sanità, da sempre vicina alle problematiche dei lavoratori della sanità privata, in previsione dei probabili tagli che si abbatteranno indiscriminatamente sulla sanità privata, lancia un forte grido di allarme, poichè le tantissime strutture in convenzione con le Asl ,già fortemente penalizzate dai cronici ritardi nell'ottenere i rimborsi dei servizi, potrebbero ridurre il personale addirittura del 20-30%, penalizzando i lavoratori e gli utenti dei servizi.
A questo proposito chiediamo alle istituzioni preposte che si dia luogo ad un tavolo di trattativa per trovare una forma di ammortizzatore sociale, tale da garantire, cosi come avviene per molti settori produttivi e non, la sopravvivenza di moltissimi lavoratori della sanità privata.
dott. Salvatore Calvano Responsabile Regionale UGL Sanità Area Riabilitazione e Prevenzione
Sanità: RINNOVI CONTRATTUALI PER IL PERSONALE DELL' OSPEDALITÀ PRIVATA
La situazione che è venuta determinandosi registra anzitutto la rottura della unicità contrattuale all'interno delle tre citate Associazioni datoriali, che finora avevano sempre sottoscritto un ccnl unitario con le Organizzazioni sindacali aderenti alle tre maggiori Confederazioni.
Importanti novità si manifestano anche dalla parte dei lavoratori: a quanto pare, si è rotta l'unità sindacale tra detti Sindacati confederali, mentre sullo scenario contrattuale si è affacciato un altro soggetto, l'Unione generale del lavoro (Usi), in rapida crescita da qualche tempo. Inoltre, la dirigenza non medica degli ospedali classificati e degli Irccs aderenti all'ARIS ha conseguito autonomia contrattuale rispetto al personale non medico dipendente dalle stesse strutture, al quale era stato aggregato fino al 2007.
AI momento, il quadro della situazione contrattuale si presenta nei termini seguenti.
L'ultimo ccnl del personale non medico, unitariamente sottoscritto da AIOP, ARIS e Fondazione Don Gnocchi con le Cgil, Cisl e Uil è stato quello del 19 gennaio 2005, relativo al periodo 2002-2005, seguito dall'accordo di rinnovo 28 febbraio 2007 per il biennio economico 2004-2005, anch'esso sottoscritto unitariamente.
Nessun nuovo accordo unitario, riguardante la generalità del personale non medico, è intervenuto finora. Limitatamente al trattamento economico nel biennio
2006-2007, specifiche intese sono state però sottoscritte, separatamente, nel dicembre 2008, con decorrenza gennaio 2009, dall' ARIS e dalla Fondazione Don Gnocchi con Cisl-Fp e con Ugl-Sanità. Da queste intese risulta esclusa, come accennato, la dirigenza non medica (amministrativa, tecnica, sanitaria) delle strutture ARIS, per la quale sono intervenuti nel 2006 e 2007 appositi accordi normo-economici con i sindacati Snabi-Sds e Adomp.
Per quanto concerne, invece, le strutture associate all’AIOP le trattative da questa condotte allo stesso fine con le OO.SS. (con riguardo a tutto il personale non medico) non hanno ancora prodotto risultati di immediata e generale applicazione sull'intero territorio nazionale, a causa delle differenti situazioni esistenti tra le Regioni.
L'AIOP, infatti, si batte da tempo per ottenere da queste ultime maggiore chiarezza e tempestività nelle previsioni dei volumi di prestazioni richieste alle strutture private accreditate sulla base di una programmazione di più lungo respiro, tale da consentire agli operatori del settore di programmare a loro volta l'attività futura delle rispettive strutture. AI contrario, l'attuale situazione dei rapporti con le aziende sanitarie e le regioni per l'erogazione di prestazioni sanitarie a carico del Ssn, fa temere che in molte aree del Paese possa aversi una contrazione dell'attività delle strutture private, con inevitabili ripercussioni non solo sulla possibilità di miglioramenti retributivi, ma addirittura sui livelli occupazionali.
Tuttavia, nel dicembre 2008, il Consiglio Nazionale dell'AIOP, nell'esprimere un orientamento favorevole «ad una contrattazione "leggera" di I livello, seguita da un secondo livello regionale decentrato», ha espresso «l'opportunità che le Sedi regionali - per le quali sarebbe possibile prevedere la corresponsione di aumenti possano autonomamente determinare l'erogazione di acconti sui futuri aumenti
contrattuali fino ad un massimo dell'80% degli incrementi tabellari approvati dal settore pubblico in occasione dell'ultimo rinnovo, senza che ciò possa comportare vincolo per le singole aziende». Risulta, alla data del 26 gennaio 2009, che la Sede AIOP del Friuli V.G. ha autorizzato le case di cura associate ad erogare, con atto unilaterale, l'anticipo degli aumenti a decorrere da gennaio 2009. Analoga decisione è stata assunta dalle Sedi di Lombardia, Marche e Umbria, ma con decorrenza dal mese di febbraio.
Molto meno complessa si presenta, invece, nello stesso settore, la situazione per quanto riguarda il rapporto di lavoro dei medici dipendenti da case di cura, Irccs, presidi e centri di riabilitazione associati a AIOP, ARIS, Fondazione Don Gnocchi.
Infatti, per il rinnovo del ccnl 19 gennaio 2005 relativo al periodo 2002-2005 sono in corso, tra le tre Associazioni rappresentative delle strutture private interessate e il Sindacato unitario della categoria (CIMOP), trattative basate su un'ipotesi di lavoro che contempla «una contrattazione "leggera" di I livello, seguita da un secondo livello regionale decentrato», sulla quale anche l'AIOP ha espresso una valutazione positiva, approvando la linea tenuta finora dalla delegazione incaricata della trattativa.
Fonte: Newsletter SECuP